"Sono ripartito da dove ha interrotto Delio Rossi - ha spiegato il neo allenatore rossoblù - aggiungendoci qualcosa di mio. Ma la strada è ancora lunga"
Roberto Donadoni, 52 anni.
"Ho trovato uno spogliatoio buono, sano e
unito - spiega Donadoni, alla sua prima gara sulla panchina rossoblù,
coincisa con una vittoria per 3-0 sull'Atalanta -. Sono ripartito da
dove ha interrotto Delio Rossi, aggiungendoci qualcosa di mio. Ma la
strada è ancora lunga. Siamo una delle squadre più giovani della A,
credo nella fiducia e nella crescita".
salvezza —
"Credo che la disponibilità dei giocatori ci sia stata anche prima. In
quattro giorni ho portato il possibile, ora bisogna comprendere
velocemente ambiente e spogliatoio: dobbiamo crescere in fretta, questa
città merita di restare nel massimo campionato ma questo dipende da
noi".
mentalita' —
"Questa è una squadra giovane, la seconda dopo l'Empoli, e per questo ha
bisogno di essere incoraggiata e resa cosciente delle proprie
possibilità, che sono tante. Ma queste non dipendono solo dai piedi ma
dalla mentalità: la classifica non aiuta, ma mi auguro che questo sia
solo il preludio di quanto capiterà più avanti".
spogliatoio —
L'ex allenatore del Parma ci tiene anche a svelare che "ho trovato uno
spogliatoio buono, sano e unito. Poi il calcio è fatto anche di
aggressività, decisione e convinzione, ma c'è del materiale su cui si
può costruire qualcosa e per questo sono venuto qui. Tatticamente avevo
provato anche delle novità ma questi ragazzi hanno necessità di tutto
fuorché di confusione, per cui sono ripartito da dove ha smesso Rossi e
mettendoci qualcosa di mio. Le cose hanno funzionato - ha concluso
Donadoni - il 3-0 sembra un risultato facile ma la strada è lunga e
difficile".
Nessun commento:
Posta un commento