Gran fisico ed un'ottima personalità sono solo alcune delle caratteristiche che lo rendono unico: il sedicenne rossonero è un prospetto per il futuro del club, ma anche degli azzurri
Gianluigi è un bravissimo portiere, ha un
gran fisico e, dicono, ottima personalità. Ha esordito giovanissimo e
poi non è più uscito. Già veste l'azzurro Italia, raccoglie solo pareri
entusiasti e il responsabile del settore giovanile in cui è cresciuto
dice che "come lui se ne trova uno su un milione". Gianluigi sembra
Buffon ma è Donnarumma, l'adolescente titolare nel Milan. Filippo Galli,
il capo del vivaio rossonero, si è sbilanciato di recente a Milan
Channel, dicendo anche questo: "Gianluigi è strutturato sia dal punto di
vista fisico che soprattutto mentale. Dobbiamo seguirlo con grande
attenzione dandogli la possibilità di sbagliare". Probabilmente ne avrà,
se come aveva già annunciato Berlusconi "invidio i miei successori che
non dovranno spendere il quel ruolo. Donnarumma sarà il nostro portiere
per vent'anni".
Ragno nero —
La storia dei grandi portieri rossoneri sarebbe così raccontata ancora a
lungo. Qui la storia riparte da Fabio Cudicini, cinque trofei in cinque
anni (1967-'72). Il "Ragno Nero" su "Gigetto": "A 16 anni mi pare molto
disinvolto, dovrei conoscerlo meglio ma può avere le doti caratteriali e
nervose per essere un comandante autoritario della difesa. L'azzardo di
Mihajlovic mi ha sorpreso: ha rischiato, era una situazione delicata
per la squadra e per lui stesso, ma è stato ripagato del coraggio. Non
so se all'età di Donnarumma sarei stato pronto: la sua storia è più
simile a quella di mio figlio Carlo che esordì proprio con il Milan a 19
anni. Io ero il suo confessore, lo vedevo pronto mentalmente ma mancava
di esperienza".
Trentenne —
Ricky Albertosi ha aggiunto un altro ricco capitolo. Ha chiuso il
decennio (è stato portiere rossonero dal '74 al 1980) e ora guarda al
futuro: "Di Donnarumma mi ha colpito la personalità, perché gioca con la
tranquillità di un trentenne. Anche nelle reazioni: ha fatto un paio di
errori nelle prime due e si è poi riscattato nelle successive, con
l'Atalanta ha fatto due parate che hanno salvato la squadra dalla
sconfitta. Ovvio che vada giudicato alla lunga, da giovane vai sulle ali
dell'entusiasmo e ti perdonano molto, dopo no. Mi hanno poi stupito
rapidità e lucidità negli interventi. Ha prospettive altissime, mi
auguro da Nazionale: se il Milan e Mihajlovic lo hanno scelto a 16 anni
significa che ha qualità enormi".
Record —
Donnarumma ieri era in tribuna a Novi Sad: rischia di diventare il più
giovane di sempre a giocare con l'Under 21. Gigetto ha altri record
rossoneri: in prima squadra a 15 anni, in panchina con la deroga
federale, titolare a sedici (qui, nel ruolo, il secondo esordiente più
precoce di sempre). Seba Rossi, dodici anni al Milan, ha tenuto la porta
blindata per 929 minuti: altro record. Oggi, di Donnarumma, dice: "Mi
piace il suo carattere, come si rapporta alle situazioni, come esulta
quando segna la squadra. Ne farà di errori, non è quello il problema.
Come non c'entrano i record: vestire la maglia del Milan va al di là di
tutto. Se la veste è perché, per le qualità che ha, lo merita. Ma,
avverto, calma: non cadiamo nell'errore già fatto con altri giovanissimi
portieri, descritti come fenomeni e ora in panchina. Diamo a Donnarumma
tutto il tempo di cui ha bisogno per maturare, le doti per fare una
grande carriera nel Milan le ha". Vice di Rossi per tre campionati fu
Mario Ielpo, che Donnarumma l'ha osservato da vicinissimo: "Ero a San
Siro in un dei nuovi sky box e l'ho seguito in tutto il riscaldamento,
mi ha fatto una grande impressione. È dotatissimo fisicamente e insieme
molto bravo tecnicamente e veloce ad andare a terra. La rapidità
rispetto all'altezza è la dote migliore: starà per molto ad alti
livelli, dalla testa dipenderà se sarà o meno un campione assoluto".

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