Dybala, la Juve media con gli sponsor: primo passo per salvare Paulo
È il fratello Mariano a fare da agente all'attaccante, poi c'è
stato un valzer di consulenti e accordi pubblicitari ma la situazione è
confusa, fra impegni contrattuali pure conflittuali (Puma-Adidas)
La storia di Mariano è un pugno in faccia al talento. In casa Dybala è
lui il calciatore più dotato, ma non si applica e presto esce dai radar
del grande calcio. Così quando Paulo (13 anni più piccolo) prende il
volo, lui lo prende per mano con l'aria di chi sa come vanno le cose nel
mondo. Ma i primi passi non sono accorti. Si lega agli agenti Omar
Peirone e Gonzalo Rebasa, entrando in urto con Gustavo Mascardi, il deus
ex machina del suo sbarco in Italia. Tanto è vero che è lite anche con
il Palermo. Siamo nel 2012. Il pallino passa nelle mani di Pierpaolo
Triulzi e la questione (in apparenza) viene risolta. Mariano si eclissa e
Paulo arriva al top. Il nuovo corto circuito è dello scorso agosto.
Stavolta la famiglia Dybala entra in contrasto con Triulzi e disconosce
gli impegni presi con sponsor importanti. Avendo ceduto i diritti
d'immagine, la Joya deve una percentuale al suo agente e Mariano decide
di svoltare. Così a 10 giorni dalla chiusura del mercato prova a trovare
una sponda al Barcellona. Invano.
La mediazione —
La Juve cerca di assecondare i Dybala. Ma non è facile. Dapprima il clan
argentino si avvale di un legale catalano e di un referente italiano.
Ma la loro strategia non li convince. Allora entra in scena un legale
argentino. Intanto Triulzi si rivolge al Tas per le sue spettanze,
mentre gli sponsor (per ora) temporeggiano: anche per il ruolo
diplomatico del club di Agnelli. La strategia bianconera tiene in gran
conto, infatti, gli interessi trasversali degli sponsor tecnici. La
Juve, si sa, ha come partner Adidas, rivale della Puma che vanta un
ricco impegno con Paulo. L'ad Beppe Marotta e il suo staff si stanno
adoperando per un'uscita soft dall'attuale vincolo. È chiaro, però, che
l'entourage di Dybala deve accettare di pagare delle penali per uscire
dall'impasse. E magari sedersi attorno ad un tavolo con l'ex agente
ormai inviso. Riuscirà a Marotta in quest'opera di buon senso? La Juve
tiene aperto il dialogo e spera che il campo aiuti la Joya a ritrovare
presto la serenità.
Fratelli diversi —
È chiaro, però, che le mosse avventate di Mariano non aiutano nessuno.
Ha recentemente fatto tappa a Parigi, come svelato anche da una foto sui
Social (ma non ha visto il Psg), mentre in Argentina scrivono di
contatti con City e United. La verità è che la Juve non lo tratta con
nessuno e il giocatore è il primo a sapere che certe voci false fanno
solo il suo danno. Anche perché così c'è il rischio che possa soffrirne
la sua valutazione in un momento in cui non sta rendendo ai suoi
livelli. E per lo stesso motivo è utile a tutti che la vertenza sui
diritti d'immagine rientri al più presto. Con questi presupposti i
campioni di Italia fanno molto conto sulla forza dei nervi distesi. Le
peripezie di questi mesi dimostrano che Dybala ha bisogno di consulenti
in gamba. Sta alla famiglia fare la scelta giusta e in quest'ottica va
considerato anche il ruolo della mamma e del fratello Gustavo:
soprattutto quest'ultimo ha idee meno oltranziste e preme per una linea
più accorta. È presto, però, per prevedere altri cambi di rotta.
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