Calcio e taekwondo, si può? Chiedete al maestro Pejic
Altro che le giocate di Ibra! A 67 anni, l'ex giocatore dell'Inghilterra di Alf Ramsey è un campione di taekwondo
Calcio e taekwondo. Un ossimoro sportivo, se non per le giocate di
Ibrahimovic, che praticava l'arte marziale a Malmoe quando era piccolo.
Lo svedese, grazie al modollyo chagi
(tecnica di taekwondo), segnò il gol che permise alla Svezia di
pareggiare contro l'Italia a Euro 2004, e non solo. Storici i gol a
Torino e Bologna nel 2007 e nel 2008, con l'Inter, tutti grazie alle sua
abilità da cintura nera. Ma sua maestà Ibra (tornato a segnare contro il Bristol) non è nulla in confronto a Mike Pejic, che tramite il taekwondo ha costruito la sua seconda vita.
LA STORIA —
Debuttare con la maglia dell'Inghilterra (allenata da Sir Alf Ramsey),
da giocatore di calcio, nel 1974 e diventare campione nazionale di
taekwondo nel 2013. Già questo fa capire quanto sia incredibile la
storia di Pejic. Da giocatore ha indossato tre maglie: quella che
sentiva più sua era quella dello Stoke, col quale ha vinto la Coppa di
Lega del 1972 a Wembley (in finale contro il Chelsea). Dopo tre anni
all'Everton (tra il 1976 e il 1979) ha concluso la sua carriera a meno
di 30 all'Aston Villa, falcidiato dagli infortuni (si ruppe anche una
gamba qualche anno prima di ritirarsi). "Il periodo post ritiro fu uno
dei più brutti della mia vita, ho vissuto giorni bui", ha dichiarato il
figlio di un minatore di Belgrado che si era trasferito nelle Potteries
(dove è nato Pejic). Ma il meglio doveva ancora venire...
TAEKWONDO —
"Ho cominciato ad appassionarmi alla disciplina quando giocavo
nell'Everton – ha dichiarato Pejic a BBC Sport –. Il ragazzo che si
occupava della manutenzione dello spogliatoio era un grande fan delle
arti marziali". E, dopo tanti anni, Pejic ha pensato di far diventare la
disciplina la sua seconda passione. "Il taekwondo ha una posizione
eretta diversa rispetto a karate e kung fu, mi si addice di più. Alcuni
movimenti li trovo compatibili a quelli del calcio, per non parlare
della preparazione mentale". Non la prendeva come competizione fino a
qualche anno fa, ma poi è cambiato qualcosa. "Anzi tutto. Quando ho
vinto i campionati in Irlanda del Nord e in Scozia è cambiato tutto". Ed
è diventato il campione nazionale over-60 negli ultimi anni, bruciando
tutte le tappe. Ha partecipato al suo primo Mondiale a Bali nel 2014 e
ha appena ottenuto la qualificazione per quelli del 2018 a Taipei
(vittoria a Nottingham all'inizio di dicembre). Un successo pazzesco,
sia nel calcio che nel taekwondo. E pensare che Michael Jordan, quando
passò dal basket al baseball, fece molta più fatica.
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