Serie A, da Douglas Costa a Pavoletti e Defrel: il nuovo che ancora non fa gol
43 reti su 199 sono state segnate da giocatori che hanno
cambiato casacca in estate. Ma ci sono ancora tanti giocatori alla
ricerca della prima gioia con la nuova casacca.
Non sarà - da anni, ormai - il campionato più bello al mondo. Ma la
Serie A resta difficile da interpretare. Roba per vecchi lupi di mare,
gente navigata. Non un affare per sbarbati pronti a conquistare il
mondo. E così le prime giornate di campionato possono talvolta ribaltare
attese e bilanci del mercato e lasciare in naftalina i nuovi. Un
esempio pratico: André Silva e Douglas Costa in estate sono costati un
capitale a Milan e Juve, 80 milioni complessivi. Entrambi sono arrivati
in piena forma, da Porto e Bayern, e hanno rispettivamente 21 e 27 anni.
Eppure i due dopo sette giornate di campionato hanno rimediato insieme
10 panchine e...zero gol (ovviamente, in questo discorso non conta
l'Europa League, dove il portoghese segna ogni 65 minuti, con già sei
gol all'attivo). La spiegazione? Nella nostra Serie A non contano solo i
valori tecnici. Un problema, quello del gol, che attanaglia anche
Pavoletti: un anno di polvere a Napoli è difficile da smaltire, al
momento l'aria salmastra di Cagliari non è bastata. Anche Defrel e
Falcinelli hanno lo stesso problema: il primo ha salutato il Sassuolo e
perso i poteri alla Roma; il secondo in Emilia ci è arrivato per
sostituirlo, ma i 13 gol di Crotone restano un ricordo sbiadito.
Douglas Costa, esterno offensivo della Juventus
Quanto è difficile l'adattamento...
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Sono 43 su 199 le reti finora realizzate dai nuovi acquisti, non più del
21%. In 14, in Serie A, hanno realizzato almeno tre reti, ma nessuno di
questi ha cambiato casacca in estate (unico caso Thereau, che però ha
realizzato due delle tre reti con l'Udinese, prima di andare alla
Fiorentina). Un segno inequivocabile: in un primo momento la continuità
vince sulla voglia di novità. Sette invece le "new entry" a quota due
gol. Si tratta di Zapata, che ha regalato alla Sampdoria il pari col
Toro e la vittoria col Milan; Kalinic, decisivo contro l'Udinese; e poi
di fila Lasagna, Kessie, Maxi Lopez, il rinato Palacio e il Cholito
Simeone. Anche qui, tutti avevano già esperienza nel nostro campionato.
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