Allegri non rinuncia al francese malgrado la diffida riproponendo così il centrocampo dei "titolarissimi"
"Khedira sta bene, ha lavorato in gruppo", e
allora Massimiliano Allegri potrebbe davvero affidare il cuore della
squadra ai titolarissimi Pogba, Marchisio e appunto Khedira: il tedesco e
il francese ai lati del Principino. Numeri alla mano, il trio della
solidità: insieme contro Inter, Borussia Mönchengladbach e Atalanta; due
pareggi e una vittoria, soprattutto zero reti subite. Buffon imbattuto
anche negli undici minuti in cui è restato in campo Khedira contro il
Torino, quarta gara nella quale i tre sono partiti titolari.
GLI EREDI... —
L'anno scorso, là in mezzo, la Juventus poteva vantare uno dei migliori
reparti del mondo, e a Torino sapevano bene che avrebbero sofferto non
poco le partenze di Arturo Vidal e Andrea Pirlo. Sulla carta, però, i
vertici bianconeri di mercato avevano lavorato bene in estate,
resistendo sul fronte Pogba e portando a casa a costo zero Khedira, con
Lemina ed Hernanes ulteriori alternative insieme ai vari Pereyra,
Sturaro, Asamoah e Padoin. Insomma, c'erano davvero tutti gli
ingredienti per metabolizzare velocemente certe cessioni, difficile
invece preventivare i tanti, troppi infortuni abbattutisi sulla banda
Allegri fin dai primi giorni del ritiro. A centrocampo, in particolare,
hanno pagato Marchisio, Khedira, Pereyra e Asamoah, ovvero due
potenziali pilastri e due alternative di gran lusso. In cifre: appena
sette le presenze stagionali dell'azzurro, sei quelle del tedesco,
Pereyra è a quota nove, Asamoah è fermo a due gettoni. a rischio
PAUL a rischio —
Finora "indistruttibile" Paul Pogba, sempre presente, quindici gare da
90', una da 45' (dentro a inizio ripresa contro il Chievo). Promesse da
leader a inizio stagione, la "dieci" di Tevez sulle spalle, quindi una
serie di gare presuntuosette, poi piano piano la crescita sia tecnica
sia mentale, fino agli ultimi sontuosi 180', contro Torino e Borussia
Mönchengladbach. Gol e giocate di lusso nel derby, assist da manicomio
per Lichtsteiner in Germania. È vicinissimo al top Paul da
Lagny-sur-Marne, e quando sta bene sono guai per gli avversari, anche
per questo Max sembra intenzionato a ignorare il "pericolo giallo". Già,
Pogba è diffidato, e dopo la sosta è in programma Juve-Milan. In altre
circostanze di classifica, Allegri non ci avrebbe pensato un attimo:
panchina preventiva. Ma la situazione attuale dei campioni d'Italia
vieta ogni tipo di calcolo: dentro i migliori, sempre. Serve una
volatona da qui a fine dicembre, l'obiettivo è rimettere nel mirino
almeno la zona Champions, traguardo minimo in ogni stagione per un club
come la Juve.
BALLOTTAGGI —
Allegri si porta dietro ancora qualche dubbio in vista della trasferta
empolese. Provato soprattutto il 4-3-3 nella rifinitura di ieri: dietro,
probabile turno di riposo per Chiellini (dentro Barzagli), confermato
Lichtsteiner ("Ha recuperato bene", dice Allegri) e ballottaggio
Evra-Alex Sandro a sinistra; in mezzo si va verso il trio dei
titolarissimi; in attacco Cuadrado e Morata sono praticamente sicuri di
un posto, mentre Dybala e Mandzukic si contendono l'ultimo utile. "Paulo
sta maturando velocemente - dice Allegri -. Mandzukic? Deve tornare a
fare ciò che sa. Pretendo molto da lui, a maggior ragione perché stiamo
parlando di un giocatore che per caratura internazionale, forza fisica e
abilità tecnica può fare la differenza". In caso di "rombo", dentro
Hernanes e fuori Cuadrado.
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