La sfida dell'attaccante fermo a 3 reti: arrivare al primo bonus del nuovo contratto (10 gol) e conquistare l'Albicelste.
Mauro Icardi è fatto così: escogita qualcosa, poi pubblica (spesso su
Twitter) e pronostica. In questo caso il pronostico - una sorta di
scommessa con se stesso e non pubblicata - è quella di riattivarsi il
prima possibile tagliando un primo traguardo. Nel dettaglio: 3 gol fatti
finora e 7 da fare da qui al 20 dicembre, 5 gare, roba che sembra
improbabile ma è questo il regalo di Natale che Maurito vorrebbe farsi.
Quindi, agganciare il primo bonus del nuovo contratto legato ai gol. E
il primo gradino è, appunto, a 10 reti.
SEGNERA' PIU' DI TUTTI —
Trattasi di Missione impossibile? Se uno pensa all’Icardi attuale, beh,
dire di sì è la risposta più scontata. Eppure Mauro, nella propria
testa, sogna di arrivarci. Per far sì che questo accada servono tre
cose: ritrovare la brillantezza fisica, ricevere palloni nel punto e nel
momento giusto, riappropriarsi dell’istinto da killer di un tempo,
quello che faceva viaggiare Maurito alla media di quasi un tiro-un gol.
Icardi, nel frattempo, non ha perso certo autostima. Non è certo il
tipo. La panchina contro la Roma l’ha solleticato e sollecitato, semmai
un’altra panca (la seconda di fila) a Torino l’avrebbe messo un po’
troppo nel pensatoio. Per questo Mancini non ha... infierito. Anzi: il
Mancio, proprio all’Olimpico granata, lo ha voluto mettere nelle
condizioni di un tempo, ovvero vicino a Palacio. Il quarto gol non è
arrivato, ma non è che Maurito abbia perso l’arte del saper segnare. No.
L’ha solo vista accantonarsi. «Mauro ha fatto quello che doveva fare -
ha detto Mancio dopo la vittoria di Torino -: noi da lui ci aspettiamo
tanto, alla fine sarà quello che farà più gol di tutti. Ci vuole solo
tempo». All’Inter che vince di misura mancano molto i colpi in più di
Maurito.
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