Zenga non riesce a sfatare il tabù trasferta e resta ancora senza vittorie lontano da Marassi: dopo otto minuti apre l'azzurro, al 34' del primo tempo il pari di Inglese
La svolta che Walter Zenga immaginava alla vigilia non c'è stata. La Samp non perde, porta via il secondo punto in trasferta, dopo quello preso a Napoli, ma si salva davanti all'arrembante assalto del Chievo che torna a far punti dopo tre sconfitte di fila. Ne fa uno, ma ne meritava tre, finisce 1-1. Maran dà fiducia all'ex bomber del Carpi (sei gol lo scorso torneo), il ventiquattrenne Roberto Inglese scelto al posto di Paloschi che lo ripaga con la bella rete del pareggio. Zenga lascia fuori Soriano e inizia con Ivan nel tridente che punge solo in avvio. Poi la Samp va in riserva, gioca per difendersi e sbanda e il sogno di ambire a qualcosa di grande per il momento si arena.
Davanti a higuain —
La Samp parte forte, dà un assaggio Muriel che impegna subito Bizzarri
quasi dalla linea di fondo. E' il preludio al vantaggio che arriva
subito dopo (8') col solito Eder che si riappropria così del trono di
capocannoniere (9 gol davanti a Higuain con 8). E' bravo Carbonero a
imbeccarlo, così come è bravo lui a infilarsi nel corridoio in cui
Gamberini resta sorpreso e a battere Bizzarri. Il Chievo non molla mai,
come nella sua logica, continua a giocare a calcio e a cercare con
insistenza il pareggio. Il compito spetta soprattutto a Roberto Inglese
che ci prova due volte ma calciando fuori. Prende campo il Chievo che al
34' pareggia, quasi in contropiede, Meggiorini mette al centro dove
Inglese è pronto a insaccare bagnando il suo esordio da titolare col
primo gol in maglia biancoblù. Il Chievo ora è padrone assoluto e l'ex
Carpi ha anche la possibilità di raddoppiare, ma calcia fuori.
gli 8' di cassano —
Zenga capisce che è meglio coprirsi un po' e parte senza Ivan, ma con
Palombo. Il veterano della Samp si piazza davanti alla difesa, dove
stava Fernando nel primo tempo, ma il modulo blucerchiato diventa un
4-1-4-1 col solo Muriel davanti ed Eder a pungere partendo da sinistra
ma più arretrato. La Samp allenta la pressione della squadra di Maran
che, però con Castro, ancora imbeccato dall'ottimo Meggiorini mette
paura: il tiro al volo del cantante argentino è ribattuto da un
difensore. Ancora Chievo: punizione di Birsa dalla trequarti, la testa è
di Cacciatore, la mira non buona. Ma è la Samp che al 22' può ribaltare
ancora le cose, Muriel scappa via ma Bizzarri esce alla grande. E'
l'unico sussulto perché si gioca solo da una parte col Chievo
stra-sbilanciato alla ricerca del secondo gol e la Samp tremendamente
alle corde, con Zukanovic in grande difficoltà, rannicchiata nella sua
metà campo con la sola speranza di innescare Muriel. Che però al 31'
lascia il posto a Soriano. Che ha il compito di dare più compattezza. Il
Chievo si ferma, si ferma anche Gobbi che sbagliando un disimpegno
favorisce Carbonero che innesca Barreto che calcia fuori. Altri cambi:
Zenga concede 8 minuti a Cassano (praticamente fermo), la panchina del
Chievo (senza Maran espulso per proteste) toglie l'esausto e bravissimo
Meggiorini per riassestarsi con Rigoni. Ma i pandorati non smettono ma
di correre. E' il bello del calcio: provarci fino alla fine, Viviano si
oppone da campione a Paloschi. E' un punto che al Chievo sta strettissimo.
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