Il c.t. a poche ora da Belgio-Italia: "La mia permanenza in azzurro dipenderà da come andrà quest'estate: vorrei ripetere quanto fatto da Prandelli". Poi l'elogio a Pellè: "Potere è volere: lui è l'esempio"
Il Belgio dirà a che punto è l'Italia, l'Europeo dirà che ne sarà di Conte. Stasera a Bruxelles (ore 20.45), gli azzurri giocheranno in amichevole contro la nazionale numero 1 del ranking Fifa. Un banco di prova importante, l'ultimo prima della lunga sosta che costringerà il c.t. a rivedere i suoi giocatori soltanto a marzo. La testa di Conte è già proiettata alla prossima estate.
Futuro —
"Faremo un Europeo al massimo - spiega il c.t. alla Rai - e il mio
futuro dipenderà molto dal risultato. Il mio prosieguo sulla panchina
azzurra dipenderà da quello. Del resto il nostro lavoro viene giudicato
per i risultati". L'ultimo Europeo, quello del 2012, dell'Italia fu
positivo con l'approdo in finale poi persa 4-0 contro lo Spagna: "Mi
piacerebbe ripetere l'Europeo di Prandelli che è stato straordinario -
dice Conte rendendo merito al lavoro del suo predecessore - Prendiamo
esempio da quello che è successo 4 anni fa, non è giusto ricordare
sempre il Mondiale in Brasile e non l'Europeo 2012. Anche in Italia si
ricordano gli insuccessi e poche volte i grandi traguardi". E quando gli
chiedono un giudizio sul ritiro di Mangaratiba si tira indietro: "Non
voglio entrare nei precedenti, per me l'importante è che i giocatori
stiano dentro la realtà dell'Europeo. Devono sentirne il profumo. Poi le
mogli e le fidanzate si possono incontrare nei giorni liberi".
Esempi —
Conte pensa anche alla lunga pausa: "Mi fa rabbia non vedere più i
giocatori fino a marzo perché è grazie all'intensità del lavoro che
riesci ad avere buoni frutti. Quando hai la possibilità di allenarli
almeno una volta al mese basta dare una spolverata per rimetterli al
lucido. Così, invece, devi sempre ricominciare da capo. In Italia è
difficile portare avanti un progetto di crescita". Poi parla dei
singoli: "Pellè è l'esempio di come potere sia volere. Snobbato dal
calcio italiano si è costruito una bella carriera all'estero. Ha un
grandissimo spirito di sacrificio. Marchisio? È importante il suo
ritorno perché sa fare tutto. Può interpretare qualsiasi schema o
modulo".


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